venerdì 2 ottobre 2009

La seduzione: che mistero!


La seduzione, presente in ogni rapporto relazionale, scatena dei coinvolgimenti emotivi.

Qualsiasi evento che suscita un senso di piacere rappresenta un atto seduttivo.

Per sedurre occorre produrre emotività in chi ascolta, stimolando un turbamento al fine di creare un'esigenza , un bisogno, un desiderio.

Ogni individuo subisce continue seduzioni quando è in contatto con il mondo esterno.

La seduzione è dunque uno strumento che permette di acquisire grossi poteri di persuasione, di convinzione, che permette di interagire sul comportamento dell'interlocutore finale .

Quindi stimoliamo, seduciamo e coinvolgiamo in ogni momento, in ogni istante della nostra vita!

La seduzione è una necessità per tutti gli individui; è una valvola di sfogo per tutto ciò che si presenta ostile e problematico, che rappresenta frustrazioni o desideri non appagati ... in una parola ...la sofferenza.

L'uomo si dibatte tra la difesa della seduzione e l'esigenza di essere sedotto.

La seduzione crea un flusso energetico, che attiva un desiderio e quindi l'esigenza di possesso nei confronti dell'oggetto, della persona, della cosa, di un' idea e tale possesso appaga l'individuo, lo fa sentire in armonia con se stesso, soddisfatto e felice.

Sedurre vuole dire anche "aiutare qualcuno" a dare un significato alla propria vita, un significato diverso, creando un desiderio al piacere ed al contempo, alimentando il senso di colpa ed il peccato.

Il successo personale e sociale nasce quindi da un desiderio che si autorinforza, grazie a delle difficoltà che successivamente devono essere abbattute e vinte.

Più forti sono tali difficoltà, più forte saranno quelle spinte pulsionali, la volontà di abbattere i propri limiti, le proprie angosce , le proprie paure.

La ricerca del piacere è direttamente proporzionale alla sofferenza subita precedentemente nel turbamento di base.

La comunicazione umana ha quindi un ruolo fondamentale nella seduzione, solo e se se i contenuti in essa creano emotività. Se non siamo in grado di stimolare durante un dialogo, abbiamo perso la nostra battaglia, perchè il tutto non verrà desiderato e quindi rifiutato.

Anche gli obiettivi più difficili possono essere realizzati e anche il sogno più irrealizzabile può essere soddisfatto, a patto che individuiamo gli obiettivi e la scelta dello strumento per raggiungerli.

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