martedì 15 novembre 2011

La pendenza: la dimensione orizzontale della scrittura

Quando scriviamo, esprimiamo la nostra attuale situazione, quindi tutta la scrittura è un'istantanea grafica di quell' esatto momento.

Scrivere, tuttavia, è anche un movimento sequenziale che ha luogo nel tempo.

L'inizio di un messaggio è da considerarsi un momento "già passato" rispetto alla sua fine. L'inizio di una riga a sinistra della pagina è più "datato" rispetto alla fine della stessa riga a destra.

Nel mentre ci allontaniamo dalla sinistra della pagina, ci proiettiamo verso il futuro, ci allontaniamo dal nostro passato.
Mentre progrediamo verso destra, noi ci lanciamo verso i nostri obiettivi.

La sinistra della pagina rappresenta simbologicamente tutto ciò che riguarda il nostro passato.

La destra della pagina riguarda il nostro futuro.

Potremmo dire che il movimento da sinistra a destra attraverso il tempo ha luogo lungo la linea di base, in una dimensione orizzontale.. in definitiva qui si svolgono le azioni che implicano un contatto con l'ambiente.

Il movimento orizzontale è dunque una misura dell' orientamento esterno e dello sviluppo sociale.

Qui possiamo osservare il modo in cui lo scrittore affronta le situazioni della vita, le proprie abilità di comunicare e come esprime se stesso emotivamente, le proprie scelte di comportamento e i propri obiettivi.
Lungo il piano orizzontale, si rivelano tutti questi aspetti della personalità.

L'angolazione della pendenza osservata nella scrittura ci dirà la natura della personalità dello scrittore stesso, più di qualsiasi altra considerazione su ulteriori movimenti orizzontali.

E' dunque estremamente importante riconoscere le differenze tra le valutazioni delle diverse zone della scrittura in quanto in esse sono racchiuse sia il carattere interno che il comportamento dello scrittore stesso.