martedì 17 novembre 2009

Come si diventa grafologi?

Nell'approccio alla grafologia c'è spesso la tendenza a credere che essa sia alla portata di quanti abbiano imparato la semplice valenza di alcuni segni.

Questo tipo di approccio non porta naturalmente ad alcun serio risultato nel responso grafologico e perciò i più, disillusi e scoraggiati, sono portati a negare il profondo valore di questa "scienza".

Che altro dire .. se non che lo studioso deve attenersi a norme ben definite quando si accinge all'esame di una scrittura: in primo luogo si accerterà che la scrittura sia armonica o disarmonica nel suo insieme e poi passerà ad una valutazione attenta e coerente di tutti i segni, secondo una determinata classificazione, dando a tali segni il valore relativo che ognuno ha rispetto al complesso della scrittura.

In tal modo e solo in tal modo potrà arrivare ad un responso preciso, completo ed inoppugnabile.

Lo studioso dovrà innanzitutto studiare a fondo e far proprio il significato di ogni segno, in tutti i suoi aspetti, riconoscerli ed esercitarsi.

In secondo luogo dovrà esaminare tutti i segni rilevati, in relazione gli uni agli altri e vederne le risultanti cosicché le varie qualità vengano confermate dalla presenza di più segni.

Oltre a ciò, nozioni approfondite di psicologia sono assolutamente indispensabili per capire al meglio la profondità dell' animo umano e della psiche.

Il principiante dovrà inoltre rifiutarsi di pronunciarsi su scritti di poche righe, semplici indirizzi o numeri; dovrà richiedere di vedere pure la firma e assicurarsi che la scrittura esaminata sia proprio la scrittura ordinaria della persona scrivente, scritta di getto e non convenzionale o artificiosa.

Lungi dal credere di possedere doni speciali di divinazione grafologica, non si lascierà per alcun motivo coinvolgere da risposte lanciate a caso o dettate da semplici impressioni personali.

Il vero grafologo dovrà seguire un metodo estremamente scientifico, rigoroso e già prestabilito poiché solo cosi' non potrà mai sbagliarsi perchè è questo il vero valore del grafologo, vincendo pure l'eventuale tendenza a dire di più di quello che dovrebbe dire.

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