venerdì 18 settembre 2009

I nuovi adolescenti : la scrittura ad occhioni

Vi è mai capitato di vedere delle scritture di adolescenti ?

Provate a chiedere ad un insegnante che cosa ne pensa !

Sembrano tutte uguali, riconoscibilissime : grandi, molto curve, piantate sul rigo, talvolta rovesciate, spazi quasi inesistenti tra lettere, sempre più spesso caratterizzate dalla scrittura ad occhioni, un tempo segno raro... ora non più.

In che cosa si caratterizza questo segno ?

Si tratta della scrittura in cui gli occhielli delle minuscole a,d, g, o, q, tutti o quasi in parte, vengono ingranditi in maniera sproporzionata, rispetto alle altre lettere minuscole, dunque una caduta del tono muscolare, una snervatezza che impedisce un uso appropriato delle proprie energie.

Si parla in gergo tecnico di narcisismo relativamente a chi ha questo segno.

Che vuol dire in pratica? Come si espleta nel comportamento del ragazzo/ragazza ?

L'adolescente che presenta tale scrittura disperde facilmente le proprie energie, non riesce bene a canalizzarle verso un obiettivo definito. Si deconcentra facilmente per una sorte di costante stanchezza , con la conseguente difficoltà a riflettere per arrivare ad emettere un giudizio finale.

Sbalzi d'umore lo fanno fluttuare tra un'altalenarsi di sensazioni contrapposte l'una all'altra; stati di modestia alternati a stati di eccessivo senso dell'Io .

Negli occhioni, ciò in questi grandi occhielli , è proiettata una situazione di indisciplina interiore che può condurre il soggetto a degli scontri con l'ambiente circostante, manifestando atteggiamenti lamentosi, la tendenza a voler stare al centro del cerchio, il lasciarsi attrarre dalle apparenze ... tutti atteggiamenti che celano un forte bisogno di attenzione.

Un segno dunque che riporta i nostri adolescenti ad un' immaturità emotiva di fondo, causata talvolta da un comportamento eccessivamente adulatorio da parte dei genitori, che li viziano oltremodo, oppure da frustrazioni affettive che fissano la persona a stadi infantili, facendo si che la persona si senta al centro dell'attenzione e dipendente dal giudizio altrui.

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