mercoledì 2 giugno 2010

Rinite allergica o pianto sessuale? Parte 2: Le eventuali implicazioni psicosomatiche

Ed ecco la continuazione dell’articolo della mia amica Lara Burchiellaro


Ma allora che dietro la rinite allergica ci possa essere qualcosa di psicosomatico? Che forse il suo raffreddore possa essere la reazione fisica a una sensazione di “freddo affettivo”?
Chi di voi, amiche lettrici, può confutare per certo che riniti, asme e raffreddori non celino in verità la paura di essere feriti, o rifiutati ? In questa ipotesi, è possibile che mio marito abbia paura di miei eventuali comportamenti gelidi o raggelanti che lo espongono ad un “intirizzimento emotivo”, in modo che il risultato sia lo stesso di una notte passata al freddo e sotto la pioggia, ovvero un bel naso rosso e gocciolante?

Devo cominciare a pensare che è mia la responsabilità? Sono io che, non avendo compreso nel più profondo il mio maritino, rappresento per lui una delusione affettiva? Del resto, forse un raffreddore, tale da tumefare il volto, è l’unico modo socialmente accettato per lacrimare in pubblico senza provare vergogna. O forse ancora per lui, che mi ama come la luce dei suoi occhi, la rinite allergica è un pianto disperato, per il fatto che il suo inconscio bambino non riceve quanto si aspetterebbe?

Pertanto, nell’ipotesi di una radice psicosomatica alle sindromi respiratorie allergiche, la respirazione è il più fondamentale dei bisogni. Introietto aria, la brucio e la espello. Posso digiunare per mesi, non bere per una settimana, ma se non respiro per dieci minuti, sono spacciata. Dalla respirazione dipende la sopravvivenza!
Un problema respiratorio è quindi sinonimo di sofferenza profonda, di paura, forse dell’abbandono e della separazione. E la sinusite, che addirittura si annida nei seni paranasali, vale a dire in una sede più nascosta, può essere un disagio quasi sepolto, messo via, ma che prima o poi può diventare risentimento?

La maggior parte degli allergeni sono espressione di vitalità, sessualità, amore, fertilità, aggressività, coinvolgimento, inseminazione, in tutti questi campi la vita si mostra nella sua forma più vitale. Inoltre, il raffreddore da fieno, arriva nei mesi più belli, quelli primaverili, quelli in cui tutto germoglia, quelli in cui è più facile che uno stecco metta radici, quello in cui è più probabile rimanere incinte. Ma qual è l’organo che ne è maggiormente affetto?

Il naso, simbolo sessuale per eccellenza: associato ai genitali maschili per la sua protuberanza, e a quelli femminili per le sue cavità rivestite di mucosa. E allora ecco che dal punto di vista simbolico il raffreddore è una perfetta rappresentazione dell’eccitazione sessuale. Ma di quale eccitazione sessuale? Di quella che è sia maschio che femmina. Del maschio che deve integrare e non separare il suo femminile, della femmina che deve rappacificarsi col suo maschile.

Dunque certi episodi di raffreddamento potrebbero essere la trasposizione sul piano organico di desideri sessuali repressi. Se mi documento, leggo quanto segue: “non è facile in primavera restare indifferente al moto sessuale di tutta la natura circostante, per chi ha qualche conto in sospeso con la sessualità, dei problemi irrisolti, dei bisogni non riconosciuti, delle voglie di trasgressione o una vitalità sessuale che non si concede di esprimere. Le difese inconsce si attivano più facilmente, raffreddori e starnuti cercano nello stesso tempo di allontanare e di rappresentare l’idea della sessualità”.

Che ruolo ho io nell’allergia di mio marito? Quanto conosco la sua intimità, i suoi desideri più nascosti, le sue fantasie erotiche più nascoste? Che il suo naso che goccioli, che il suo pianto fallico siano trasposizione di un dolore di una eventuale separazione con me che sono il suo oggetto d'amore? Devo aiutarlo ad integrare il suo femminile, ad accettarsi e a far sì che da me si senta accettato in tutto e per tutto?
Una volta nel dormiveglia, il primo anno che mostrò sintomi allergici, mi disse "Soffro perché non ti ho mai avuta completamente". Ma io ..... non gli diedi importanza.

2 commenti:

  1. Articolo Fantastico!!! Non avevo mai pensato che anche mio marito potesse trasporre un pianto sessuale nella sua annosa rinite allergica.
    Grande presa di coscienza necessaria da parte mia! Che la sua reazione sia di rimbalzo al fatto che io sessulamente lo trascuro???? Mammamia se è così mi sento male!!!
    Lina

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  2. si ma il problema non è vostro... il problema sta nella loro aspettativa ....

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