lunedì 21 giugno 2010

La ferita dei non amati: L' identità nel desiderio

I non amati ......una domanda sorge spontanea......possiamo dividere le persone in "amate e non amate"?

Tale domanda lascia chiunque molto perplesso in quanto essa presuppone una distinzione tra coloro che nell'infanzia hanno ricevuto sufficiente amore da coloro ai quali questo amore è stato negato....

...e allora esiste una scala di valutazione dell'amore ?

...assurdo no?

Chi la può stabilire??

Il desiderio è uno strano sentimento frammisto di gioia e sofferenza nello stesso tempo.

In amore il desiderio si proietta sia in avanti, verso ciò che non è ancora, e al tempo stesso all'indietro, verso ciò che non è più.

Chiaramente il desiderio retrospettivo, che porta a cercare inutilmente nella persona amata la madre e il padre, alimenta la sensazione di non essere stato amato.

Lo stesso è per il desiderio rivolto al futuro, che valuta il partner e/o la partner in base a un qualche ideale futuro.

Nell'amore traspare la profondità della nostra storia: passato, futuro, origini e obiettivi.

Insieme con l'amore nasce pure lo struggimento, e con lo struggimento l'incertezza dell' amore. Al tempo stesso, con l'amore si apre la ferita del non amato.

L'essere fermamente radicato alla vita è un pregio soltanto se ciò significa affrontare la vita con forza e prudenza, altrimenti il tutto indica solamente rigidità.

Ci sentiamo sicuri e amati nella misura in cui ci riconosciamo nell'altro.

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