martedì 7 luglio 2009

Gli occhielli nella scrittura

I segni che riguardano gli occhielli sono molto importanti per la grafologia e la psicologia in generale, perché il loro significato tocca il centro nevralgico della personalità: l’Io.

Infatti nel cerchio l’Io vede proiettato se stesso in rapporto al mondo esterno.

L’occhiello è formato da una circonferenza (cerchio), che racchiude un’area, di conseguenza c’è una polarità tra la sua parte interna ed esterna.

In presenza di occhielli aperti la persona si apre agli altri, all’ambiente sociale: questo implica fiducia, slancio, volontà di vivere e quindi emozioni intensissime.
Un’ eccessiva intensità di occhielli aperti non è sopportabile per una persona comune: la sensibilità della persona è ai massimi livelli e ciò porta maggior dolore e amarezza per la cattiveria umana e per la bruttura. La persona è in balia delle onde. E’ il rovescio della medaglia. La valutazione del segno va fatta per conta degli occhielli con le aperture.

Le tendenze relative al segno sono: sensibilità per la bellezza in tutte le sue forme; fiducia e apertura verso l’ambiente esterno, intensa vita interiore.

Alcuni occhielli sono tracciati due o piu’ volte intorno a se stessi e ciò indica chiusura ermetica ed accentuata.

Gli angoli nella scrittura indicano sempre fastidio, dolore.

Gli occhielli angolosi in alto, cioè alla sommità, indicano tenacia ideologia, un blocco verso le opinioni altrui, solitamente quando un pensiero diverso contrasta con il nostro. Come in tutte le cose, entro un certo limite la tenacia è una tendenza sana, perché porta a conservare il patrimonio di esperienze positive della persona stessa mentre la sua esasperazione, cioè gli occhielli aguzzi in alto, porta all’ostinazione, che è una forma di orgoglio.

Gli occhielli curvi in alto o alla sommità indicano un’ eccessiva cedevolezza delle proprie opinioni e ciò comporta notevoli inconvenienti: la persona diventa succube delle varie stimolazioni esterne, quali ad esempio la pubblicità, manca di opinioni ben radicate, non può assumere cariche direttive perché manca di difese del proprio operato e non per ultimo, in età adulta potrebbe avere difficoltà nell’educare i figli.

Gli occhielli possono essere variamente angolosi quando una scrittura presenta una vasta gamma di occhielli di vario tipo, angolosi in basso , angolosi in alto, curvi e cosi’ via. Tale segno, molto positivo, indica duttilità mentale, quindi abilità nell’esaminare le opinioni degli altri, senza respingerle a priori perché diverse, giusta autocritica e autorettifica, ricredibilità in caso di sospetti concepiti a carico degli altri, credulità moderata e una buona difesa del proprio operato sul lavoro.

Gli occhielli angolosi in basso o alla base indica risentimento, tendenze colleriche e se in numero eccessivo, permalosità. E’ tipico delle persone che cercano lo scontro, reagiscono alle offese in modo esasperato, che si indignano per inezie.

Gli occhielli curvi in basso indicano il polo opposto della permalosità, portano l’individuo ad incassare le offese e le angherie senza reagire, temendo di turbare la propria tranquillità e incuranti di ristabilire un senso di giustizia.

Altri segni fanno capo agli occhielli in grafologia ed essi si rifanno al rapporto tra larghezza e l’altezza.

Nel modello calligrafico gli occhielli sono solitamente ovali.

Quando l’occhiello si presenta schiacciato in senso verticale o stretto di lettera si ha una deformazione che simboleggia un vuoto, la mancanza di interiorità e quindi relativa superficialità. La persona che presenta tale segno a livello intellettivo tenderà a formarsi una cultura enciclopedica, a conoscere molte cose ma nessuna veramente a fondo.

Quando la larghezza dell’occhiello è proporzionata all’altezza o larga di lettere siamo in presenza di una persona che tenderà a scavare per conoscere le cose in profondità.
In presenza di un giusto larga di lettera le tendenze del segno saranno obiettività, visione globale della realtà, vita interiore ben armonizzata in rapporto alla realtà esteriore, capacità di integrazione in qualsiasi ambiente.

In presenza di un eccesso di larga di lettere o dilatata avremo un eccesso di profondità, quindi immobilismo sia mentale che fisico.

Talvolta possiamo trovare degli occhielli doppi, cioè occhielli che al loro interno presentano un altro occhiello piu’ piccolo in alto a destra o a sinistra, che non supera i due terzi della grandezza dell’occhiello stesso. Alcuni autori attribuisconio a tal segno un significato esclusivamente negativo, di tendenza all’insincerità e all’ambiguità.
Diciamo piuttosto che esso porta la persona a cercare sempre il rovescio della medaglia,a equivocare su tutto, a vedere sempre i due lati opposti di una questione.
La negatività del segno sta proprio nel difetto o nell’eccesso. La mancanza del segno porta ad incapacità di cogliere le contrapposizioni insite nella realtà, poca diplomazia, come pure l’essere di parte.
Nella misura ottimale il segno diventa utile perché da alla persona una particolare attitudine a cogliere le contrapposizioni insite nelle idee, la capacità di difendersi dalle insidie verbali.

Se l’occhiello presenta al suo interno due occhielli piu’ piccoli, detti propriamente doppi occhielli doppi, secondo alcuni autori potrebbe essere sintomo di sfaldamento della personalità. Diciamo piuttosto che in esso è proiettata la tendenza a frapporre tra la propria idea e l’interlocutore, piu’ idee che servono da schermo, per occultare il proprio pensiero. Si riflette una doppia ambiguità che diventa cosi’ trainante per la persona stessa che fatica a distinguere il vero dal falso.

Gli occhielli a ruota, il cui tracciamento in senso orario porta ad un movimento ad arco, proietta una determinata forma ansiogena, un’ansia dissimulatrice cioè la finzione. Essa ha origine da una pressione educativa molto forte o comunque da una educazione mal tollerata.

Ecco in breve una panoramica dei vari segni riguardanti gli occhielli, quel “cerchio perfetto” simbolo di interiorità e profondità, che nel corso dell’automatizzazione della scrittura si evolve, portando alla luce un Io complesso e sempre diverso, a seconda della sua forma.