venerdì 27 marzo 2009

Segni grafici e relative problematiche emotive del bambino

Come tutti i comportamenti umani, anche il comportamento scrittorio fa capo alla corteccia cerebrale. Automatizzandosi in seconda elementare, la scrittura diventa significativa, diventando un test proiettivo a tutti gli effetti, nonché uno strumento diagnostico della problematica emotiva interiore.

LA PRESSIONE GRAFICA
La variazione della pressione nel soggetto in età scolare è di notevole importanza, in quanto essa si riferisce ad una determinata emotività ed impressionabilità, caratteristiche tipiche legate alla variazione dell’energia vitale biologica. Manifestazioni tipiche sono la riduzione dell’inchiostratura, una differenziazione pressoria o una totale assenza del tratto grafico.
La carica vitale trasmessaci geneticamente può variare per disturbi di carattere biologico o per una conflittualità in abito familiare. Se il soggetto acquisisce ipersensibilità, ciò probabilmente andrà a ledere le normali relazioni sociali del soggetto (aste assottigliate).

LA DIMENSIONE DELLA SCRITTURA
Occorre innanzitutto valutare se la scrittura è grande (complesso di superiorità) o piccola (complesso di inferiorità). Nell’adulto il calibro medio è di 2-3 mm.
L’inibizione dell’ IO si rivela graficamente in seconda elementare mentre la reattività o scrittura grande si afferma solo piu’ tardi, cioè in terza o quarta elementare.
Se tuttavia in un bambino il calibro diventa eccessivo (dai 6 mm in poi) il narcisismo può presentarsi molto visibile sul piano esteriore, a livello comportamentale mentre interiormente potrebbe persistere ancora l’inibizione dell’IO ed un complesso d’inferiorità.

ANGOLOSITA’ E CURVILINEITA’
L’angolosità grafica rivela senza dubbio una reattività che può essere piu’ o meno costruttiva, la quale si manifesta esteriormente con aggressività.
Una grafia lenta, curva e non accurata si traduce a livello comportamentale con svogliatezza, abulia e disinteresse mentre in una grafia curva, legata ad accurata domina il Super-Io e quindi la tendenza all’impegno con il relativo buon rendimento scolastico.
La curvilineità in presenza di allunghi inferiori pronunciati e/o gonfi porta tendenza all’immaginazione e di conseguenza disturbare l’attenzione e il rendimento scolastico.

COLLEGAMENTI INTERLETTERALI
La scrittura staccata è una scrittura che, scarsa o priva di collegamenti interletterali, meglio espleta la tendenza all’isolamento.
Una scrittura staccata abbinata ad una scrittura grande permette di superare solo esteriormente e a livello comportamentale l’isolamento, causa una reattività narcisistica che comunque continua a persistere.
Altro discorso per le persone che causa studi specifici, come ad esempio il disegno tecnico, usano tale scrittura con alcuna impicazione a livello psicologico.
Quanto alla scrittura staccata-stampatello, la tendenza all’isolamento viene integrata dall’accuratezza dello stampatello stesso, la quale per sua natura non è mai completamene accurata visto che essa stessa non è prevista dal modello calligrafico.
La scrittura staccata è tipica delle ragazzine preadolescenti e adolescenti che l’abbinano a lettere addossate. Si tratta di soggetti molto bravi e impegnati nello studio ma che tuttavia nascondono ansie e tendenza all’isolamento.

LO SPAZIO TRA PAROLE
Il modello calligrafico prevede sempre uno spazio tra parola e parola. Se lo spazio è maggiore di quello previsto normalmente si può parlare di inibizione con meccanismo d’isolamento; se invece lo spazio è inferiore e persistono segni di stentatezza , lettere addossate e scrittura piccola, si parlerà di introversione. Quest’ultimo caso è frequente in campo scolastico; si tratta di bambini inibiti, sofferenti e angosciati da svariate situazioni familiari.

ALLUNGHI INFERIORI E SUPERIORI
A partire dalla seconda elementare il bambino sovente presenta un rattrappimento o un accorciamento degli allunghi inferiori che, come ben sappiamo, rappresentano l’area dell’istintività sessuale e quindi di una relativa inibizione della stessa. L’istintività del bambino lo porta a giocare, a muoversi e a conoscere il mondo che lo circonda, quindi un' educazione che reprime tale istintività farà leva sull' accorciamento degli allunghi inferiori.
Se il bambino d’altro canto riesce a reagire, ecco allora che si presentano allunghi inferiori rigonfi, tipici dell’età puberale, di un incremento dell’immaginazione, di atteggiamenti rivelatori di una sessualità prima repressa. Se tali allunghi diventano eccessivi o indebiti c’è un’accentuata attenzione per problemi sessuali.
Anche l’andamento dei tratti invertiti nella lettera “g” indica tensione in campo sessuale.
Disturbi nell’identificzione sessuale sono da vedersi in variazioni pressorie indebite, particolari allunghi inferiori, eccessiva curvilineità e ricerche esteriche nella scrittura maschile ed eccessiva angolosità e pressione nella scrittura femminile.
Accentuati allunghi inferiori si rifanno a forti tendenze all’idealità e forse allo studio.

ACCURATEZZA GRAFICA E IL PUNTINO A CERCHIETTO
L’accuratezza grafica o grafia stesa con cura viene abbandonata dopo la seconda elementare quando il bambino comincia gradualmente a staccarsi dal modello calligrafico insegnato dalla maestra.
L’accuratezza grafica rivela un adeguamento ad un complesso di norme o regole chiamato Super-Io e quindi diligenza, buon impegno e rendimento scolastico. Presente spesso in età puberale con lettere addossate che rivelano ansia, l’accuratezza abbinata ad una scrittura staccata rivela difficoltà nella socializzazione e nelle relazioni affettive.
Ulteriori segni relativi ad un’eccessiva accuratezza grafica sono la virgola fatta a triangolo, occhielli quadrati, puntini delle “i” a cerchietto.
I puntini delle “i” a cerchietto sono spesso l’imitazione di grafie di amici o compagni; se invece persistono in una scrittura accurata, ciò significa che il Super-Io è stato introiettato in maniera troppo forte, cioè si sono dati dei modelli comportamentali troppo “alti” in passato, nell’infanzia. Tale paura di perdere il controllo può dar luogo ad una nevrosi ossessiva.
Se si ritrova in una scrittura non accurata conferma una tendenza all’immaginazione.

LA STENTATEZZA GRAFICA
La scrittura può essere bloccata, tremolante, con inceppamenti, impacciata e rigida.
Anche la disgrafia è una forma di stentatezza ed in un contesto di scrittura accurata si esprime nella sofferenza di un conflitto tra Es e Super-Io, impartita da un’educazione rigida.
La stentatezza in un contesto di disordine grafico si riferisce ad un’aggressività del soggetto che non è riuscita a realizzarsi adeguatamente. I relativi comportamenti saranno quindi essere inibizione, chiusura oppure aggressività violenta ed un limitato rendimento scolastico. Tali problematiche emotive potrebbero sfociare in disturbi di origine psicosomatica.

Ecco solo alcuni dei segni grafici e le relative problematiche emotive. Parlando in linea generale, si potrà affermare che se il bambino e/o il ragazzo presenta delle irregolarità grafiche, stentatezze e/o accuratezze eccessive vanno risolte in collaborazione con la famiglia di origine, prima e fondamentale culla in cui il bambino si forma.

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