martedì 23 febbraio 2010

Lo stampatello

Sempre più diffusa è la scrittura stampatello o stampatello minuscolo, chiamato più propriamente SCRIPT, tra gli adolescenti e non solo.

Una delle ragioni di tale uso è senza dubbio la spinta verso un bisogno di indipendenza.

Scrivere in stampatello evita il bisogno di assumere un ruolo all'interno di un determinato contesto sociale di appartenenza, cosi' pure rivela il normale bisogno di punti di riferimento forti e saldi.

Contemporaneamente l'adolecente teme l'indipendenza, la cui gestione gli crea ansia e insicurezza.

Lo stampatello quindi è la manifestazione di bisogni e timori; riduce la possibilità di lettura della personalità, mettendo un filtro tra sé e gli altri.

La scrittura dunque si depersonalizza.

L'anasili va tuttavia fatta con cautela prendendo in esame tutti i segni, laddove possibile.

Generalmente lo stampatello viene naturalmente abbandonato dopo l'adolescenza, per velocizzare la scrittura, poichè più il gesto è fluido e legato, più la scrittura diventa veloce, cosi' come la relativa trasmissione del nostro pensiero sulla carta.

In caso lo stampatello permanga nella scrittura dell' adulto , possono esserci ragioni quali la scarsa abitudine al gesto grafico oppure necessità volontarie di chiarezza...spesso infatti lo si ritrova in persone che occupano posizione di Leader, laddove segni come rapida o antimodello o oscura non permetterebbero una comunicazione chiara per iscritto oppure in caso di professioni molto tecniche.

lunedì 22 febbraio 2010

Il tradimento... vediamone gli aspetti psicologici

Una fantasia per molti ...cosa spinge a tradire?

Quando il pensiero diventa azione ?

Il tradimento ha il potere di muovere le nostre paure più profonde ma può anche far luce sulle nostre risorse più nascoste e aiutare una situazione traballante.

Per alcuni è solo un attimo di piacere rubato che si paga a caro prezzo, per altri un' inevitabile trasgressione capace, una volta per tutte, di saldare i conti in sospeso che abbiamo con noi stessi.

Agito o fantasticato, il tradimento è sempre un forte sconvolgimento emotivo che può dar luogo a piaceri o a dolori, rimorsi o rimpianti...ecco allora...chi si interroga sul motivo delle proprie fantasie erotiche con estranei, chi si lamenta del partner traditore, chi vuole passare all'atto ma si sente trattenuto, chi tradisce abitualmente e si sente in colpa.....

Di fronte ad un fenomeno cosi' complesso che affonda le propri radici nell'inconscio più profondo, è lecito porsi la domanda:

"cosa ci porta a dar forma alle nostre fantasie di infedeltà?"

Quando dall'immaginazione passiamo all'azione?

Alcune persone sono spinte all' infedeltà da una forza incontrollabile, una compulsione che può avere varie origini: da sempre innamorate di uno dei due genitori di sesso opposto, di conseguenza non si troverà mai un partner capace di reggere il confronto con tal genitore.

Oppure potrebbe essere un' autostima insufficiente maturata nella prima infanzia che, in età adulta, può spingere la persona a punirsi, boicottando ciò che è riuscita a realizzare come il lavoro oppure la coppia.

Altro fattore potrebbe essere la ripetizione di modalità apprese in famiglia.

C'è poi l'adulto che cerca continue conferme del proprio valore, della propria prestanza fisica, delle proprie capacità di conquista, tipico atteggiamento del seduttore impenitente, sempre bambino, che fugge non appena la donna di turno si rivela essere un po' più del tipico oggetto sessuale che lui cercava.

Oppure c'è colui/colei che fugge l'affettività, tipico comportamento adolescenziale e narcisistico che cela il bisogno di essere rassicurati del proprio valore, con relativa richiesta di conferme.

Ecco allora che il parner diventa un trofeo ..e spaventati dall'amore tali persone trovano spesso partners altrettanto incapaci di legarsi significativamente a qualcuno.

L'infedeltà non è solo il risultato di un comportamento immaturo della vita.. la scappatella può essere anche il tentativo di esorcizzare la paura di dipendere dall'altro... quando il piacere sessuale e la gratificazione affettiva diventano monopolio dell'altro, possiamo sentire il bisogno di ridimensionare l'importanza anche se amiamo il nostro partner alla follia.

In altri casi il tradimento si pone come uno strumento di autoriparazione della coppia, una avvertimento di uno dei due parners che sta soffrendo, che ha bisogno di attenzioni altrimenti andrà a ricercarle altrove.

Non ultimo l'infedeltà resta per molti un mezzo per far finire una relazione perchè si prova disagio e non si ha il coraggio di affrontarne le responsabilità in prima persona.

lunedì 15 febbraio 2010

La riuscita scolastica..vediamone i segni !

L’interesse dei genitori, l’approvazione, gli incoraggiamenti manifesti favoriscono la riuscita scolastica attraverso i tratti del carattere che si formano.

Un rapporto del CENTRO NAZIONALE PER L'INFANZIA ha enumerato sette componenti riguardanti la riuscita scolastica, reperibili nella scrittura dei ragazzi.


LA FIDUCIA IN SE STESSI


Avendo fiducia in se stessi si è portati a credere che si può riuscire in ciò che si è intrapreso.

Scrittura: regolare, zona mediana ben sviluppata, tratto pressorio ben nutrito.

Mancanza di fiducia in se stessi: scrittura ineguale, non ferma, troppo piccola, tratto troppo leggero, tremolante, ritoccata, le finali delle lettere salgono in alto……il bambino deve essere riconosciuto e incoraggiato.


IL CONTROLLO DELLE PROPRIE AZIONI


Scrittura, chiara, ben organizzata nella pagina, finali brevi, corte.

Mancanza di controllo: scrittura evanescente, con delle finali lanciate.


LA CAPACITA’ DI INTRATTENERE RELAZIONI


Scrittura: curva, arrotondata, spesso pendente, piuttosto grande, chiara, regolare e precisa.

Incapacita’ di intrattenere relazioni: scrittura rigida, angolosa o illeggibile.


L’ATTITUDINE A COMUNICARE


Scrittura: chiara, ben formata, precisa.

Difficolta’ nella comunicazione : scrittura piccola, con segni di rigidità, ritocchi e tensioni.


LA COLLABORAZIONE-INTEGRAZIONE NEL GRUPPO


Scrittura: pendente, movimenti soffici, curva e legata.

Bambino non cooperativo : scrittura ineguale negli spazi, rovesciata, firma in mezzo o molto distante dal testo.

lunedì 8 febbraio 2010

La disgrafia..come riconoscerla!

La disgrafia è un disturbo specifico dell'apprendimento che si manifesta come difficoltà a riprodurre sia i segni alfabetici che quelli numerici.

Le caratteristiche di questa difficoltà sono :

1/. Alterazione del ritmo: il bambino/ragazzo scrive con velocità eccessiva o estrema lentezza.

2/. Difficoltà di seguire con lo sguardo il gesto grafico

3/. Difficoltà di riprodurre figure geometriche.

4/. Direzione del gesto: presenti inversioni nella direzionalità del gesto.

5/. Pressione sul foglio: troppo forte o troppo debole.

6/. Incapacità di utilizzare lo spazio a disposizione: non rispetta i margini, lascia spazi irregolari tra i grafemi e le parole, procede in salita o in discesa.

7/. Posizione e prensione: l'impugnatura è scorretta, il busto è inclinato e disimpegno dell'altra mano nella funzione vicariante.

martedì 2 febbraio 2010

Il metodo Doman .. per i bambini cerebrolesi e non solo!

Che cos'è il metodo Doman?

Quali sono le basi di tale metodo?

Si tratta di un metodo molto controverso, criticato da alcuni e osannato da molti, fondato dal grande Glenn Doman, autore del libro "Che cosa fare per il vostro bambino cerebroleso?", secondo cui i genitori stessi possono aiutare tali bambini meglio dei professionisti stessi.

Fin dall'inizio dei tempi, le persone hanno generalmente creduto che i bambini cerebrolesi non potessero diventare sani.

Le medicine tradizionali hanno infatti sempre curato i sintomi per quanto rigurda gli organi perfiferici del corpo, come gli occhi, le gambe, le anche .. ed è proprio perchè si è sempre e solo curato i sintomi che nessuno è mai diventato sano.

Si è sempre detto ai genitori dei bambini cerebrolesi che il cervello é un organo che non può essere trattato esternamente. Questo non è assolutamente vero poichè il cervello è proprio l'unico organo del corpo che si può curare dall'esterno.

Certamentre dall'esterno non si può far nulla per curare il fegato o il cuore ma per il cervello..è tutt'altra cosa ... prova ne è che un semplice rumore molto forte viene immediatamente ricevuto e i riflessi immediatamente canalizzati.

In definitiva, come possiamo trattare il cervello ?

Esso può essere trattato attraverso i cinque sensi cioè la vista, il tatto, l'udito , l'olfatto e il gusto.

Per gli esseri umani essi sono molto importanti e tutto ciò che noi conosciamo, lo abbiamo imparato tramite i cinque sensi.

Il cervello cresce effettivamente con l'uso e tramite tale metodo e la stimolazione dei sensi, seguendo una pratica e una prassi ben sperimentata si possono avere risultati sorprendenti.

Un metodo dunque rivoluzionario per i bambini cerebrolesi e non solo...una nuova valutazione e riconsiderazione di un organo, il cervello, che a tutti gli effetti può essere manipolato in funzione di risultati assoultamente positivi.